A tenere a battesimo la mostra Rock’n’Roll is a State of the Soul è giunto dagli Stati Uniti Peter Ford .
Figlio unico di due delle stelle più famose di Hollywood, Eleanor Powell, una delle più grandi stelle musicali della MGM e Glenn Ford, la star del cinema numero uno di Hollywood nel 1958, Peter a soli 10 anni comprò il vinile di Bill Haley & His Comets Rock Around the Clock che allora era solo il side B del brano su cui credevano di più i discografici all’epoca “Thirteen Women”.
Fino a quel momento Rock Around the Clock considerato un brano minore (rispetto ad esempio a Crazy man Crazy sempre dei Comets che aveva venduto 750.000 copie) e meno conosciuto.
Un giorno il regista di Blackboard Jungle (Il Seme della Violenza) Richard Brooks si reca a casa dell’attore protagonista Glenn Ford chiedendogli consiglio per mettere qualcosa di forte dal punto di vista musicale per il suo nuovo film che sarebbe uscito nel 1955 (esattamente un anno dopo l’incisione del brano Rock Around the Clock che segnò poi l’inizio di un’epoca).
Glenn Ford lo invita in camera del figlio Peter che allora bambino era già un appassionato di musica ed aveva tantissimi vinili.
Peter Ford diede al padre tre dischi tra cui proprio Rock Around the Clock che entrò così nella colonna sonora di apertura del film Blackboard Jungle divenendo un successo mondiale dirompente e innescando di fatto una vera e propria “rivoluzione”.
Peter diventa così quell’anello di congiunzione di questa rivoluzione culturale mondiale, il Rock’n’Roll di cui il brano dei Comets è considerato un emblema.
I Comets nel 2004 vennero a festeggiare i 50 della nascita di Rock’n’Roll al Summer Jamboree e Peter Ford è arrivato appositamente alla inaugurazione della mostra il 14 giugno 2019 per far partire sul juke box del 1953 (funzionante e pieno di 45 giri) parte integrante della mostra, proprio quel brano che acquistò da ragazzino e che divenne il simbolo del Rock’n’Roll.